Ampliare il paradigma del concetto di impresa energivora alle imprese di navigazione; favorire una disciplina organica delle Comunità Energetiche Rinnovabili Portuali (CERP); garantire l’utilizzo intelligente dei fondi generati dal regime ETS per la transizione energetica del trasporto marittimo. Sono queste, in estrema sintesi, le tre richieste avanzate dal Segretario Generale di Assarmatori Alberto Rossi in audizione presso le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera nell’iter di conversione del Dl Energia.

“Le compagnie di navigazione sono grandi consumatrici di energia e meritano attenzione da parte del Legislatore – ha affermato Rossi – perché l’aumento di questi costi poi si riflette sull’utente finale, i cittadini. Ci faremo, quindi, promotori di una proposta emendativa per raggiungere l’obiettivo di far ricomprendere all’interno del novero delle imprese energivore, le imprese di navigazione e le imprese portuali.”

“Per quanto riguarda le CERP, si tratta di uno strumento che stenta nel proprio decollo per una complessità amministrativa che deve essere risolta, dobbiamo sburocratizzare, semplificare il più possibile la misura e consentire l’aggregazione fra soggetti che professionalmente operano nei porti quali i terminal portuali e quelle imprese che investono nella produzione di elettricità da fonti rinnovabili. Questo è l’elemento che potrà dare sviluppo agli investimenti”.

Infine, sul tema dell’ETS, Rossi ha evidenziato la necessità utilizzare al meglio i fondi generati dal regime ETS italiano che torneranno nel Paese e che dovranno essere riutilizzati per le politiche di decarbonizzazione del trasporto marittimo.

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